Il vino

Oggi puoi stappare questo vino, una piccola storia in una piccola vigna dove si è cercato l'eccellenza, la tradizione e la tipicità (niente aggiunte di altri prodotti, niente chimica...) che ci hanno guidato.
Di seguito per ogni vino avrai la spiegazione su vinificazione, caratteristiche enologiche e degustazione.
Al momento di lasciare uscire le bottiglie dalla cantina dobbiamo ricordare il lavoro del nostro gruppo: i contadini che hanno curato la vigna, gli enologi, i cantinieri che hanno seguito tutta la vinificazione e l'imbottigliamento.
A tutto il gruppo un Grazie di cuore a te che bevi, l'augurio di ritrovare profumi e sapori dei tuoi momenti felici.

MEDAGLlE E GARE
Da anni abbiamo rifiutato di partecipare a concorsi e a premi.
Non siamo presenti in alcuna guida enologica e non forniamo la grande distribuzione. Questo è il nostro modo di essere: ci basta incontrare i pochi esperti bevitori che apprezzano i nostri vini ed esserne felici.


Per gli estremi dell'ordine vedere la parte dedicata al listino prezzi 

Siamo molto competitivi. Il rapporto prezzo/qualita' e' ai massimi livelli. Abbiamo lavorato solo per la qualita' e non spendiamo un centesimo per la pubblicita'.

Moscato


Tecnologia di produzione

Per mantenere le caratteristiche eccezionali di questo Moscato, la pigiatura e' soffice e il piu' semplice possibile, al termine viene introdotto in cella frigorifera alla temperatura di zero gradi.

Dopo una settimata viene prelevato dalla cella e introdotto in autoclave dove salira' la temperatura fino a 15 gradi e di seguito, una fermentazione che lo trasformera' in 5% vol alcolico.

Il  mosto cosi' diventato avra' un nuovo abbassamento di temperatura a zero gadi, una sosta di alcune settimane in autoclave, un filtraggio e alla fine, l'imbottigliamento.

Moscato

Moscato Classico

Vitigno Moscato bianco di Canelli selezione clonale

Forma di allevamento Guyot basso

Altitudine dei terreni da 350 a 450 m slm

Pendenza 25% media

Esposizione sud -sud ovest

Resa media 45 ql per ettaro

Degustazione

Bere questo nettare è una delle più belle cose che le possano capitare. ln questi periodi difficili, fermiamoci un momento e beviamo insieme a chi ci è caro. Chiudiamo gli occhi e sentiremo profumi di glicine e tiglio,sapori di pesca, albicocca e sentori di salvia.
Ognuno ricorderà i profumi della sua prima infanzia. Nel bicchiere, che è bene abbia un'apertura larga per tuffarci il naso e sentire le bollicine naturali, si vedrà una trasparenza velata di un Moscato che si sta evolvendo. Occorre berlo freddo a 5°/ 8° per cogliere tutti i profumi. Per questo Moscato abbiamo scelto una bottiglia scura per lasciarlo vivere in penombra.
Quali cibi con il Moscato? Certamente tutti i dolci. Una nota particolare tocca i ragazzi: ricordiamoci che la gradazione è meno di 5 gradi, che raggiungerà nella piena maturità dopo Febbraio/Marzo. Fatene dunque assaggiare loro un cucchiaio. Ricordiamo che il Moscato è anche ottimo da antipasto e.. i nostri vecchi lo bevevano sovente accompagnandolo a salati, pane e salame.
La terra del nostro Moscato. L'uva Moscato è nata in una località collinare a circa 450 metri sul livello del mare, più precisamente nel comune di Cassinasco - regione Coda, in provincia di Asti. I terreni sono marnosi e calcarei. La valle in cui il nostro Moscato cresce è la "coda" di un lago che nel quaternario si è prosciugato lasciando un terreno ricco di depositi di conchiglie e molluschi. La configurazione della valle la rende adatta alla vite che qui veniva già coltivata nel XIV secolo. ll microclima è più temperato e ventilato delle zone circostanti, gli inverni più caldi e le estati hanno una leggera brezza di Levante.
Da molti anni la nostra famiglia si occupa, con i nostri contadini, anche di agricoltura biologica e di produzione di vino di qualità inviato principalmente ad amici e a pochi Clienti.

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Vinificazione
Parlare di "Metodo classico" significa parlare di qualita'. Questo metodo di lavorazione dello spumante richiede tempo e attenzione.
ll Metodo Classico si contraddistingue per avere una doppia fermentazione, infatti a Settembre dopo la pressatura dell'uva, si ha una prima fermentazione spontanea che trasforma lo zucchero dell'uva in alcool. Dopo i travasi invernali si passa con 'l'assemblage" che consiste nell'unire vini dello stesso tipo di uva ma provenienti da annate diverse.
Questo passaggio io crea la cosidetta ”cuvée" e serve a dare al vino una costanza propria della nostra aziendae del nostro enologo infatti il nostro Brut Metodo Classico che deriva da un blend di Pinot Nero e Chardonnay, si presenta come un "coupage" particolare.
A questo punto vengono aggiunti al nostro "coupage” lieviti selezionati e zuccheri per ottenere una seconda fermentazione ma in bottiglia.
Insieme al vino di base, i nostri lieviti costituiscono senza dubbio il fattore di grande importanza perla qualità del nostro spumante.
Lo zucchero che viene aggiunto sotto forma di sciroppo ad elevate concentrazione, detto "liqueur de Tirage", è rigorosamente dosato. Inizia la seconda fermentazione del vino ma questa volta avviene in
bottiglia chiusa con un tappo corona provvisorio. Le bottiglie così tappate sono posizionate nella nostra cantina con una temperatura di 10/15 gradi. Nei mesi successivi i lieviti operano la fermentazione alcolica liberando gradualmente l'anidride carbonica che può cosi sciogliersi completamente nel vino.
Trascorso il periodo di maturazione e di invecchiamento, di due anni, lo spumante ha definitivamente assunto le sue caratteristiche e si possono così iniziare le lavorazioni per eliminare la feccia, ovvero i lieviti
esausti, con il "remuage” e il "dégorgement".
Nella bottiglia, dopo aver eliminato la feccia raccolta sul collo della bottiglia e espulsa "à la volée”, viene aggiunto il "Liquer d'Expédition”, ingrediente la cui formula è tenuta sempre segreta dalla famiglia.
ll nostro Liquer è fatto da una ricerca durata molti anni.
A questo punto il ciclo di lavorazione classico è concluso, la bottiglia dovrà essere conservata in cantina per
almeno due anni e quindi pronta per far felice chi beve.
NOTE DI DEGUSTAZIONE: 
Al profumo: note evidenti di fiori, fragola, lampone, crosta di pane, sensazioni aromatiche Al palato: gusto raffinato, bilanciato, ricco, pieno con una spuma, con catenelle finissime che lo rende avvolgente.
ll finale è dirompente con una percezione che lo eleva senza dubbio a un grande spumante.

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Spumante Brut metodo Classico tradizionale antico.
Pinot Nero 50%
VITIGNI Chardonnay 50%

II Pinot Nero è vitigno originario della Francia, di una delle zone di più antica tradizione viticola: la Borgogna, dove dà vita ad alcuni fra i più straordinari vini del mondo (Romanée-Conti, La Tache, Richebourg, Musigny, Chambertin, Clos De Beze e via bevendo) e lo Champagne dove, da solo 0 con lo Chardonnay e il Pinot Meunier, concorre alla produzione del celeberrimo e omonimo vino.
È il capostipite della famiglia dei Pinot dal quale per mutazione si sono originati il Pinot Bianco, il Grigio ed il Meunier. È coltivato praticamente in tutte le zone viticole del mondo ad eccezione di quelle calde. Predilige terreni collinari freschi di media o scarsa fertilità quali i nostri di Capo Coda. Ha mutazione medio precoce.
I VITIGNI
Lo Chardonnay è un vitigno originario della Borgogna (Francia) ma è diffuso in tutto il mondo.
Da noi, fino al 1978, veniva confuso con il Pinot Bianco, dal quale si distingueva con il nome di Pinot Giallo.
È il vitigno che oltre ai grandi bianchi di Borgogna (Le Montrachet su tutti) entra con le sue uve, da sole o con altre (Pinot noir e Pinot Meunier), nella preparazione dello Champagne.
ln Italia ha ormai raggiunto una certa diffusione: lo troviamo infatti coltivato in quasi tutte le regioni, senza raggiungere le vette qualitative della Borgogna, ivini che si ottengono da questo vitigno sono fra i bianchi italiani migliori in assoluto.
Il vitigno ha una buona adattabilità territoriale, anche se preferisce terreni calcarei-argillosi, collinari e climi non eccessivamente caldi quali i nostri di Capo Coda.
Sistema di impianto: Guyot e Cordone speronato
Età dell'impanto: 20-25 anni
Densità: Da 3000 a 3500 ceppi per ettaro
Altitudine: 45O›50O metri SLM
Microclima e terreni: Le condizioni microclimantiche sono molto favorevoli grazie a Venti moderati in estate con una leggera brezza di Levante. Gli inverni sono Più caldi e i terreni calcareo marnosi ricchi di depositi di conchiglie e molluschi di un antico lago nel quaternario. 

Caratteristiche enologiche:
Gradazione alcolica 12
Acidita' totale 6,5 grammi / litro
Atmosfera co2 da 0,5 a 5,5

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Vinificazione
Il metodo Charmat, chiamato anche metodo Martinotti oppure metodo Charmat, è un metodo di lavorazione messo a punto in Italia tra la fine dell'8OO e I'inizio del 900 perla produzione su scala industriale
di spumante con l'obiettivo di ottenere dei vini ad un prezzo più accessibile abbattendo i costi di produzione.
Nel metodo Charmat, infatti, avvengono le stesse lavorazioni dello spumante metodo classico con la differenza che non si lavora sulla singola bottiglia ma sulla massa intera, per cui la bottiglia viene sostituita
dall'autoclave che non è una vasca rinforzata per resistere a sovrapressione.
ll procedimento è il medesimo, ovvero: scelta del vino base, assemblaggio della cuvée, aggiunta dello zucchero, aggiunta dei lieviti. Dopo queste fasi, l'autoclave viene chiusa e isolata in modo da far agire gli lieviti e avviando così alla rifermentazione.
Anche in questo caso, come nel metodo classico, più è lunga la fase di permanenza del vino sulla feccia, più si avrà una maggiore complessità e ricchezza di gusto e profumi.
Terminato questo ciclo il vino viene raffreddato e portato ad una temperatura inferiore allo 0° per fare la stabilizzzione a freddo che per il nostro spumante durerà circa due settimane.
In questo caso il vino prima di essere messo in bottiglia verrà filtrato con il sistema isobarico per non perdere la pressione e sempre con il medesimo sistema verrà imbottigliato e chiuso con il tappo a fungo
finale e la gabbietta. Il nostro spumante prevede un periodo di sosta in autoclave minimo di tre mesi.
ll nostro metodo Charmat-Martinotti è un ottimo sistema di produzione per ottenere vini un po' più economici da essere consumati più facilmente e inoltre consente di avere un vino fresco e giovane.
Caratteristiche enologiche:
Gruduzione alcolica effettiva: 11%
Acidità totale: 6,0 grammi/litro
Atmosfera a 20°C: Da 4 a 5
Note di degustazione:
Profumo intenso e persistente con sentori di frutta e di agrumi gusto succo, di buona struttura e sapidità,
intensa e frequente.
Servire a 8-10°C.
Abbinamenti:
Ottimo per aperitivi, piatti di pesce, primi piatti e carni bianche. 

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Vino Spumante Brut metodo Charmat
Chardonnay 70%
Pinot Bianco 20%
Pinot Nero 10%
II Pinot Nero è vitigno originario della Francia, di una delle zone di più antica tradizione viticola: la Borgogna, dove dà vita ad alcuni fra i più straordinari vini del mondo (Romanée-Conti, La Tache, Richebourg, Musigny, Chambertin, Clos De Beze e via bevendo) e lo Champagne dove, da solo o con lo Chardonnay e il Pinot Meunier, concorre alla produzione del celeberrimo e omonimo vino.
È il capostipite della famiglia dei Pinot dal quale per mutazione si sono originati il Pinot Bianco, il Grigio ed il Meunier. È coltivato praticamente in tutte le zone viticole del mondo ad eccezione di quelle calde. Predilige terreni collinari freschi di media o scarsa fertilità quali i nostri di Capo Coda. Ha mutazione medio precoce.
I VITIGNI
Lo Chardonnay è un vitigno originario della Borgogna (Francia) ma è diffuso in tutto il mondo.
Da noi, fino al 1978, veniva confuso con il Pinot Bianco, dal quale si distingueva con il nome di Pinot Giallo.
È il vitigno che oltre ai grandi bianchi di Borgogna (Le Montrachet su tutti) entra con le sue uve, da sole o con altre (Pinot noir e Pinot Meunier), nella preparazione dello Champagne.
In Italia ha ormai raggiunto una certa diffusione: lo troviamo infatti coltivato in quasi tutte le regioni, senza raggiungere le vette qualitative della Borgogna, i vini che si ottengono da questo vitigno sono fra i bianchi italiani migliori in assoluto.
Il vitigno ha una buona adattabilità territoriale, anche se preferisce terreni calcarei-argillosi, collinari e climi non eccessivamente caldi quali i nostri di Capo Coda.
Sistema di impianto: Guyot e Cordone speronato
Età dell'impanto: 20-25 anni
Densità: Da 3000 a 3500 ceppi per ettaro
Altitudine: 45O›50O metri SLM
Microclima e terreni: Le condizioni microclimantiche sono molto favorevoli grazie a Venti moderati in estate con una leggera brezza di Levante. Gli inverni sono Più caldi e i terreni calcareo marnosi ricchi di depositi di conchiglie e molluschi di un antico lago nel quaternario. 

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Vinificazione

Anche in questo caso il metodo di vinificazione non si discosta dal Brut Metodo Charmat con la differenza che la vinificazione è in rosa.
Con l'arrivo nella cantina, delle uve di Pinot Nero si procede alla premitura soffice che favorisce l'estrazione del mosto che caratterizza il colore del Rosé e inizia la prima fermentazione alcolica. Terminata la
fermentazione il vino così composto, viene separato dalle fecce e lasciato maturare in vasca lnox. Più è lunga la fase di permanenza del vino sulle feccia, più si avrà una maggiore complessità e ricchezza di gusto e profumi, questa è infatti la caratteristica del nostro Brut/Charmat.
Terminato questo ciclo il vino viene raffreddato e portato ad una temperatura inferiore allo 0°C per fare la stabilizzazione a freddo che per il nostro spumante durerà circa due settimane.
In questo caso il vino prima di essere messo in bottiglia verrà filtrato con il sistema isobarico per non perdere la pressione e sempre con il medesimo sistema verrà imbottigliato e chiuso con il tappo a fungo
finale e la gabbietta. Il nostro spumante prevede un periodo di sosta in autoclave minimo di tre mesi.

Il nostro metodo Charmat-Martinotti è un ottimo sistema di produzione per ottenere vini da essere consumati più facilmente e inoltre consente di avere un vino fresco e giovane.
Caratteristiche enologiche:
Gradazione alcolica effettiva: 12%
Acidità totale: 6,0 grammi/litro
Atmosfera a 20°C: Da 5 a 5,5
Note di degustazione:
Perlage molto fine e delicato
Note evidenti di fiori, fragola, lampone, bacche rosse e croste di pane.

Ottimo per aperitivi, salumi stagionati, crostacei, primi piatti e fegato d'oca.

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Vino Spumante Brut Rose metodo Charmat

Vitigni Pinot nero 100%
Il Pinot Nero è un vitigno originario della Francia, i una delle zone di più antica tradizione viticola: la Borgogna, dove dà vita ad alcuni fra i più straordinari vini del mondo (Romanée -Conti, La Tache, Richebourg, lvlusigny, Chambertin, Clos De Beze e via Bevendo) e lo Champagne dove, da solo o con lo Chardonnay e il Pinot Meunier, concorre alla produzione del celeberrimo e omonimo vino.
È il capostite della famiglia dei Pinot dal quale per mutazione si sono originati il Pinot Bianco, il grigio e il Meunier, Ècoltivato praticamente in tutte le zone viticole del mondo ad eccezione di quelle calde.
Predilige terreni collinari freschi di media o scarsa fertilità
quali i nostri di Capo Coda.
Ha maturazione medio precoce.
Sistema di impianto: Guyot 
Età del|'impianto: 20-25 anni
Densità: Da 4000 a 4500 ceppi per ettaro
Altitudine: 450-500 metri SLM
Microclima e terreni: Le condizioni microclimatiche sono molto favorevoli grazie a venti moderati in Estate con una leggera brezza di Levante. Gli inverni sono più caldi e i terreni Calcareo marnosi ricchi di depositi di conchiglie e molluschi dovuti ad un antico Lago del quaternario.

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Vinificazione
La tecnica di vinificazione del Barbera Superiore ha una particolare cura alla fermentazione malolattica con macerazioni controllate che si protraggono oltre i 10 giorni.
L'affinatura finale e la maturazione avvengno in cantina in piccole botti ~ barriques in rovere di Slavonia e si protrae per oltre un anno. In seguito staziona in bottiglia per almeno 6 mesi.
Caratteristiche enologiche
Gradazione alcolica effettiva: 14,5%
Note di degustazione
Bouchet molto pronunciato con note vanigliate e balsamiche che si uniscono a sentori di amarena, lampone e garofano sostenuto da elegante pienezza.
Abbinamenti
Ottimo per carni rosse e per formaggi stagionati. 

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VINO BARBERA D'ASTl DOCG -SUPERIORE
UVA BARBERA 100%
Questo Barbera nasce a mezza costa in una area particolarmente vocata con terreni di un impasto calcareo  argilloso esposti ad una buona insolazione. Il porta-innesti utilizzato per questa barbatella
di Barbera è il 420A che ha caratteristiche di grande vigore e produzione limitata.
Sistema di impianto: Guyot Basso
Età dell'impianto: 30 anni
Densità per ettaro: 4800 ceppi 

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La temperatura non deve superare i 30°C. In questa
fase si effettuano ripetute ”follonature” ossia si rìmescola ripetutamente il mosto come si faceva nell'800.
Molte operazioni sono ancora fatte a mano e il risultato è il colore particolare rosso rubino violaceo di uve mature. Ci troviamo ora di fronte a un vino unico di elevata gradazione alcolica,
possente nella sua ricchezza di estratti, di profumi e di struttura.
Caratteristiche enologiche
Gradazione alcolica effettiva: 15%
Note di degustazione
Occorre essere preparati a degustare questa austera signora in rosso violaceo che profuma di spezie, bacche rosse, viola mammola in armonia al fascino del suo corpo elegante e vellutato.
Dopo il primo sorso incontriamo anche sensualità, eleganza, volume, persistenza... e entriamo in un altro mondo
Abbinamenti
Che dire? Ogni pasto importante, indimenticabile, dove l'alta cucina delle carni, delle spezie e delle verdure fa scuola. 

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VINO BARBERA D'ASTl DOCG SUPERIORE APPASSITO
UVA BARBERA 100%
Si tratta di uve piccole di Barbera selezionata a mano che provengono da una area ben soleggiata e ricca di microrganismi e terreni alluvionali di impasto calcareo argilloso. La terra ha poca acqua e ciò crea sovente uno stress alla vigna che ne riduce la produzione, affinando però la qualità.
Sistema di impianto: Guyot Basso
Età dell'impianto: 40 anni
Densità: 4500 ceppi per ettaro - Potature brevi e diradamenti estivi
Vinificazione
L'80% delle uve hanno gli stessi trattamenti del Barbera Superiore.
Il 20% a fine vendemmia, dopo una ulteriore selezione degli acini, viene messo su graticci e lasciato appassire all'aria per 45 giorni quindi pigiato, fermentato e unito alle bucce del Barbera
Superiore in piccoli ricipienti per 10 giorni.  

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